E io voglio pensare troppo

I pensieri sono come le nuvole…. stanno lì, anche se non li vuoi, e, proprio come le nuvole vagano libere nell’immensità del cielo, essi si muovono a tua insaputa nella vastità della tua mente…….. stanno lì, in attesa di essere riconosciuti, in questo spazio indefinito, incommensurabile, sconfinato…… sconfinato al punto che qualche volta possono incastrarsi in qualche meandro talmente nascosto, in qualche angolo così segreto, da non riuscire tu stessa a ripescarli, da farti desiderare un registratore, una pen drive, un qualunque strumento, insomma, che te li faccia salvare per poterli riprendere e rivisitare esattamente uguali a come erano stati pensati, senza essere alterati o rimaneggiati dal tempo trascorso o dal tuo stesso ripensarli…… esattamente uguali a come quando erano stati partoriti, con tutto il corredo di emozioni che li caratterizzano….. immacolati….. stanno lì ed attendono di essere scelti….. o decidono di spuntare da soli, anche se non evocati….. 

qualche volta fanno capolino delicatamente, quasi arrivino in punta di piedi: sono rosei, delicati, e in fondo ti fanno sentire viva……

 altre volte, invece, irrompono improvvisi e prepotenti, creando uno squarcio nella tua mente perché sono bui, tenebrosi, dolorosi…...

non è tua la scelta, tu li puoi solo accettare per quel che sono, come e quando arrivano….. accettarli e pensarli…… ma se sono troppi li devi condividere…… per non soffocare……. per non rimanere incastrata nelle loro spire…….