Libertà ……. Domani, Domani_Laura Luca

 

Domani, domani _ Laura Luca _ caricato da kamiglio

 

…… la voce di Laura Luca dolcemente si spande per la stanza…….

“domani, domani, ti faccio un regalo,

ti rendo di nuovo la tua libertà,

ti libero il cuore, così volerai

ed io farò a meno del poco che dai……

………

dopo te nella mente spazi liberi,

senza te, vedrai, vivrò;

dopo me dentro al cuore canterai,

ballerai, piangerai…..

………

domani, domani divento un’amica,

ma quanta fatica restare con te….

ti sciolgo le mani e così volerai

e poi farò a meno del poco che dai……

……..

in fondo al mio cuore un po’ soffrirò,

ma è certo che indietro io non tornerò……”  

 

 

all’epoca di questa canzone avevo 17 anni e ricordo che l’ascoltavo con certa perplessità…….

…….non riuscivo ad afferrare fino in fondo il suo significato intrinseco:

ti sciolgo le mani così volerai e poi farò a meno del poco che dai” e poi ” …in fondo al mio cuore un po’ soffrirò, ma è certo che indietro io non tornerò“…… erano le frasi che più mi “perplimevano”, ma mi sorprendeva anche l’attesa di quella libertà per entrambi, anche per lei, nonostante lei l’amasse…….

…… non capivo, mi sembrava un non senso, ma sentivo, percepivo che c’era dell’altro….

…… non capivo, ma volevo capire…….

all’epoca ricordo che avevo una cotta spaventosa e lunghissima per un amico…… ci morivo letteralmente dietro ed avrei venduto l’anima per poter stare con lui, ma nonostante fra noi ci fosse un’intesa eccellente, non scoccò mai quel “quid” che fa trasformare i rapporti….. e quanto ci soffrivo…… ma proprio forte…..(“amicizia, amore dimmi a cosa credi? che importanza ha” credo di aver ripetuto questi versi un miliardo di volte in quel periodo!!!)

…..non esisteva yuotube e, per quanto io e mia sorella potessimo avere tantissimi dischi, i famosi 45 giri e gli LP, per le ultimissime uscite dovevamo necessariamente accontentarci di quel che passava la radio, o potevamo “approfittare” dei programmi radiofonici a richiesta…..

eh!  non era mica facile però!

ostacoli tecnici a parte (ore intere a tentare di prendere la linea sistematicamente occupata_non esisteva, ovviamente, il servizio della chiamata automatica né quello della prenotazione; tentativo spesso vano di far comprendere al DJ quale fosse il brano di cui sistematicamente non si ricordava né titolo né autore; non ultima la possibilità di fare una richiesta inesaudibile perché in radio non avevano QUEL brano con conseguente sostituzione del brano tanto desiderato con un altro a discrezione del DJ che, nella dedica preliminare, chiedeva scusa e sperava di esser riuscito comunque a sopperire in modo soddisfacente…. il tutto ovviamente entro un preciso orario, pena la non validità della richiesta)….. ostacoli tecnici a parte, dicevo, c’era da  superare quello più grande: mia madre!

mia madre che, alla richiesta “posso telefonare a Radio…. per chiedere una canzone?”, sistematicamente rispondeva che avevamo un sacco di dischi, che non riusciva a capire il perché di quelle telefonate, che era una cosa inaudita, che… che… che….” per cui l’ultima spiaggia, alla negazione inappellabile,  restava quella di sintonizzarsi all’ora giusta sulla radio di sola musica italiana e sperare che qualcun altro avesse lo stesso desiderio…….

insomma, vincere un terno al lotto era ipoteticamente più probabile!

ricordo che quando mi capitava di “intercettare” questo brano fermavo immediatamente qualunque attività stessi facendo per ascoltarla bene, perché non comprendevo in che senso lui “dava poco”, cosa significasse “ma quanta fatica restare con te” e soprattutto mi chiedevo come fosse possibile decidere di lasciare una persona pur amandola, pur sapendo che il cuore avrebbe sofferto (io sapevo bene cosa significasse soffrire per l’assenza della persona amata) e perché poi essere così determinati in quella che ritenevo una scelta assurda……..

……ma avevo DICIASSETTE ANNI…. ma diciassette anni di 35 anni fa!!!…… e ho detto tutto!!!…….

…..ogni tanto mi capita di ritrovarmi a canticchiare mentalmente un brano “antico” e, proprio come allora, DEVO ascoltarlo……. da qualche parte ho letto che quando si cresce non si fanno più queste cose……. e poi l’ho sentito anche dire a qualcuno….. e allora  sono sempre  più convinta che su queste cose non sono affatto cresciuta……… ecchebbello!!! non farei mai a meno di queste piccole follie adolescenziali!!! ti riempiono l’anima di passione, al punto da farla sgorgare spontaneamente….. non smetterò mai di “giocare” con la musica, di canticchiarla, di cercarla, di ascoltarla, di studiarla…… di studiare i testi, di cercare la corrispondenza tra le emozioni cantate da un altro e le mie…… chissà, forse mi sembra di essere accolta a prescindere dalle mie debolezze, dai miei difetti……

e così, qualche giorno fa mi sono ritrovata a canticchiare “domani, domani, ti faccio un regalo…..” e senza fatica, e soprattutto senza dover chiedere un permesso preliminare a mia madre ;)  _ahi ahi, come sarebbe stato bello poterlo fare allora!_ l’ho  immediatamente reperita su youtube e riascoltata……

……ed ho capito……. :cry:

…….stavolta sì che ho capito…..

……..ho capito la stanchezza di lei…….

…….ho capito perché non le bastasse stare insieme a lui e in che senso lui “dava poco”………

……ho capito perché lei decide di lasciarlo pur amandolo, pur sapendo che ne soffrirà…..

…..e mi sono chiesta se il regalo lo stesse facendo davvero a lui o se non fosse per sé…….

…… ho capito il significato intrinseco, profondo, di questo brano e ci sono rimasta male……

…….si, ci sono rimasta male, perché vorrei poter continuare a non capire…….

……vorrei poter dire che non è vero, non è vero che certe volte si deve scegliere di soffrire per non soffrire…… per non morire……

…….e vorrei riavere i miei diciassette anni per poter credere senza dovermi scuotere dall’illusione…….

….. l’illusione che le parole abbiano lo stesso significato per tutti e non generino, appunto, l’illusione che basti dirsi “ti amo”…….

…c’è qualcuno potente al punto da potermi restituire i miei diciassette anniiiiiiii?!?!?!?!?

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