…….Lei……
…..Lei è una donna, una donna che non ha età, non è bellissima e non è bruttissima, non è alta e non è bassa, non è magra e non è grassa, non è dolce e non è aspra, non è spudorata e non è pudica, non è arcigna e non è affabile, non è sposata e non è nubile……
………Lei è una donna che “non è”, semplicemente perché può essere me o non me, quello che avrei voluto essere o quello che non ho mai voluto essere, o quello che avevo immaginato di essere prima di conoscermi…… un’amica reale o un’amica immaginata….
………Lei è semplicemente Lei…… con tutto ciò che implica essere Lei…….
…….Lui…….
….. Lui è un uomo, un uomo che non ha età, non è alto e non è basso, non è magro e non è grasso, non è aitante e non è gracile, non è violento e non è dolce, non è insolente e non è discreto, non è galante e non è villano, non è intrigante e non è insulso, non è sposato e non è celibe……
…..Lui è un uomo che “non è”, semplicemente perché può essere il “mio Lui” o il “non mio Lui”, un amico reale o un amico immaginato, quello che avevo immaginato che fosse, quello che non avrei mai voluto incontrare o quello che avrei voluto incontrare……
……Lui è semplicemente Lui…… con tutto ciò che implica essere Lui…..
…..Lei e Lui sono semplicemente emozioni che affiorano, emozioni immaginate o vissute, desiderate o rinnegate…..
…….semplicemente emozioni……
La descrizione di un attimo – Tiromancino – caricato da fragolfra·
….DESTINI…….
…..quella mattina Lei sapeva che lo avrebbe incontrato e cercò di costringersi a non pensarci, ma un turbinio di ricordi le attraversava la mente e le disordinava i pensieri, e ad ogni passo le si affacciava alla memoria un’immagine che la riportava al passato…..
…..e più si avvicinava il momento più Lei si chiedeva cosa avrebbe provato….. e più si chiedeva cosa sarebbe successo, più il cuore le batteva forte…..
….d’un tratto lo vide: Lui era lì, e Lei scoprì “cosa avrebbe provato”: fu colta da una paura improvvisa, una tale paura da desiderare di essere ovunque tranne lì, e gli passò rapidamente alle spalle per non farsi notare…….
poi, improvvisamente si rese conto che non ci sarebbe stata mai più un’altra occasione, si aggrappò a tutto il coraggio residuo e si fermò di proposito sulla porta del locale dandogli le spalle, si, ma sperando di essere vista….. e chiedendosi Lui cosa avrebbe fatto……
……iniziò a chiedere inutili informazioni all’uomo che stava sulla soglia….. poi, sempre parlando con il commesso, ma con tutti i suoi sensi rivolti a ciò che succedeva alle sue spalle, lo seguì nel locale e vi rimase giusto il tempo di ritrovare le forze per affrontare quegli occhi…….
……pochi istanti dopo era di nuovo fuori, sapendo che sarebbe dovuta passare per forza davanti a Lui, era inevitabile, e sperando che le gambe non cedessero all’emozione…..
….e infatti Lui era proprio lì: la sua figura si stagliava prepotente davanti a Lei, esattamente come lo ricordava, e Lei non riuscì più ad assecondare la sua ferrea volontà di restare almeno apparentemente indifferente ed iniziò ad accarezzarlo dolcemente con lo sguardo fin quasi a sfiorarlo aspettando l’attimo in cui si sarebbe voltato e l’avrebbe vista……
……proprio in quel momento però Lui abbassò gli occhi, quegli splendidi profondissimi occhi in cui tante volte si era persa fino allo smarrimento, fino a sentirsi venir meno, e non li incrociò con i suoi……
……triste, delusa, turbata, distolse immediatamente lo sguardo e proseguì frettolosamente la sua strada continuando a pensare al passato, a quante volte quegli occhi erano stati prodighi di dolci parole non dette, calde carezze e appassionati baci non dati…..
…..man mano che si allontanava il cuore riprendeva il suo battito normale, finché all’improvviso lo rivide inaspettatamente passare proprio davanti alla fermata dell’autobus che stava aspettando, alla guida della sua auto, ed il cuore ebbe un nuovo tonfo, e le gambe si bloccarono di nuovo e non fu più capace di fare un solo movimento……..
…..e lo guardò mentre ignaro di tutto si allontanava per sempre dalla sua vita…..
….e continuò a guardare in quella direzione finché arrivò il suo autobus e salì…..
……e tornò alla realtà, ma continuò la sua giornata pensando nostalgicamente a Lui e che chissà, un giorno, forse, i loro occhi si sarebbero fusi in un rinnovato impeto di desiderio ma carichi di rammarico per non aver mai assecondato la loro bramosia……
…..e che chissà, un giorno, forse, le sue labbra avrebbero sfiorato le sue…….
Paura d’Amare ? Purtroppo succede a tante persone e vivono poi nel ricordo e nel rammarico di non averci nemmeno provato. Comunque sia …. penso che ci vuole coraggio anche ad Amare e non sempre si è fortunati.
La storia la si potrebbe riscrivere anche così, forse quelli che appunto hanno avuto coraggio : … Loro erano lì e scoprirono “cosa avrebbero provato”: dopo 34 anni furono colti da una “felicità” improvvisa …. si erano finalmente ritrovati, poi il resto lo sai …. <3
paura, impossibilità….. “la storia non dice” (cit. Vecchioni – due giornate fiorentine) e del resto che importa? la tristezza sta nel non viverlo e, certo, il tuo finale, Doni, è decisamente più bello e, in fondo, quello che si spera nelle ultime righe….. un giorno, chissà…..
quel che vorrà il destino ( si spera sempre per sempre <3 ), intanto uno ci prova
certo che ci si deve provare ed impegnare nel “per sempre”!