dal mio balcone vedo in lontananza le montagne di Cava…. belle stupende, amo guardarle…..
c’è un lasso di tempo brevissimo, una manciata di minuti, durante il quale si assiste ad uno dei momenti più magici in assoluto, un vero e proprio mutamento che si compie in tempi strettissimi ma con una lentezza che fa pensare ad una moviola, una vera e propria metamorfosi di tutto ciò che sta intorno: dal buio della notte improvvisamente le montagne emergono e si stagliano contro uno sfondo in penombra…..
il loro aspetto è molto particolare, sembrano fatte di cartoncino, un cartoncino nero ritagliato e posto fra i palazzi e il cielo come fosse stato appoggiato dritto lì da qualcuno, capace di mantenersi in equilibrio quasi per incanto.
Alzando gli occhi verso il cielo, si vede uno spettacolo che definire emozionante è davvero poco…. è come se la luce respingesse l’oscurità e si impossessasse dello spazio fino ad allora da lei occupato con una rapidità sempre crescente: il buio arretra quasi scappando man mano che viene investito dall’onda di luce che incalza, le montagne riacquistano pian piano la loro tridimensionalità e quel contrasto netto che fa spiccare il loro profilo nero sfuma lasciando riapparire il contorno frastagliato delle cime degli alberi….. le montagne anteriori si separano da quelle alle loro spalle e si definiscono sempre più distintamente le loro pieghe che, coperte fittamente di alberi, evocano il desiderio di accarezzarle immaginando di toccare un morbidissimo e liscissimo tessuto di velluto verde, un verde intenso straordinariamente ricco di ogni sfumatura possibile.
…..e dopo aver goduto dell’incanto della natura, dopo avervi riconosciuto dio e tutta la sua potenza, un indescrivibile appagamento pervade ogni angolo della mente e con la stessa rapidità della luce scaccia via tutti i pensieri, gli assilli, i dubbi, i problemi, lasciando spazio solo ed esclusivamente ad una pace interiore talmente intensa che non c’è pensiero più naturale e spontaneo di un sincero e solare “BUONGIORNO!” cui immancabilmente rispondono, chissà dove nascosti, uno ad uno gli uccellini che abitano quello spicchio di cielo che vedo dal mio balcone…….
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