RILEGGEVO ALCUNE BOZZE E HO DECISO: RICOMINCIO DA QUI: CLICK!

certo che è strano…..

non riuscire più in quello che si ama, accantonarlo per un tempo indefinito, lungo, troppo lungo…..

essere cosciente della voragine creata da quel trascurare una parte essenziale di me semplicemente perché non si trova la forza, la voglia, il coraggio di scavare in sé stessi…….

o forse più probabilmente per aver peccato dell’arroganza di essere riuscita ad uscirne evitando di parlare con quella parte di me che mi impedisce di uscirne davvero dal buio……

eppure un lumino in questo momento c’è, e per quanto  possa essere infinitamente piccolo rispetto al mio buio, ha una potenza che genera una luce quasi divina per tutto il tempo che la vivo…..

ma poi, quando quella porta si chiude e se ne apre un’altra ecco che la luce si spegne e torna il grigio…..

e per non vederlo, per non ammettere la sua costante presenza in me e intorno a me, per non ammettere di esserci immersa con ogni cellula del mio corpo e della mia anima, perdersi nell’attività più inutile e più alienante che potessi scegliere, un fare che non produce nulla, che non dà spazio ai pensieri, che non genera vita, che semplicemente permette al tempo di trascorrere col solo scopo di  potersi perdere di nuovo nella potenza del suo sorriso, del suo stupore, della sua vitalità, e nutrirsi della sua gioia di essere……

ed eccomi a vivere come fossi due persone, due persone che si muovono in parallelo e in contrapposizione, due persone che hanno in comune solo l’aspetto esteriore, ed essere cosciente che il tempo che è loro destinato non è lo stesso, e che ahimé quella che resisterà più a lungo è la più grigia…….

“è tempo di colorarla quella parte di me, è tempo di iniziare a prendersi cura di quella parte addolorata, ferita, smorzata, cui è stato strappato lo slancio vitale che consente all’anima di crescere e sorridere a prescindere dagli anni che scorrono….. è tempo di riaccenderli quegli occhi cui è stato rubato il sorriso pur nella coscienza che quello sguardo non sarà mai più lo stesso perché l’assenza è costantemente presente”

sono anni che mi dico queste parole…..

sono anni che varcata la porta d’ingresso le mie giornate si sprecano tutte in un inutile “impegno”….. 

fosse un’opera di restauro non sarei più precisa e attenta a non tralasciare alcun dettaglio…….

sono anni che adduco le scuse più improbabili per giustificare me stessa……

è come quando uno decide di dimagrire e poi si compra un bustone di patatine pur sapendo che saranno proprio quelle patatine a vanificare tutti gli sforzi fatti per perdere un chilo…….

pur sapendo che quel chilo perso è una conquista impagabile……

e allora oggi ho deciso di cambiare un po’ il corso della giornata, ma non è stato facile…..

ho messo il pc sul tavolo ma senza accenderlo e mi sono immersa nella solita perdita di tempo…..

però il pc era lì, e ogni tanto lo sguardo finiva su di lui…..

ho ingaggiato una sorta di lotta con lui, e poi ha vinto lui, nonostante spesso io mi dica, citando una frase di una nota serie televisiva, “VINCO IO! SEMPRE!”

e invece oggi ha vinto lui, per fortuna mia, aggiungo…..

ha vinto lui, l’ho acceso, ho aperto la bacheca, la pagina vuota per un nuovo post, ho inserito il codice di formattazione e poi più nulla…..

per giorni ho “scritto in mente” non so quante pagine, sui pensieri più diversi e più improbabili, immaginando di pubblicare almeno un post al giorno…..

pensavo di essere pronta, e invece niente, il nulla, non sapevo più cosa scrivere, ma soprattutto non sapevo più cosa avevo pensato nei giorni scorsi….

stavo per richiudere tutto e poi ho visto nell’elenco numerose bozze…..

tutti tentativi falliti di ricominciare che si sono succeduti in tutto questo tempo…..

e forse perché non ho voluto arrendermi anche stavolta, o forse perché sono napoletana, ho scopiazzato Massimo Troisi, solo che lui ricominciò da tre, io invece ricomincio da qui, da un post datato 2020 in cui mi sono riconosciuta nonostante il tempo trascorso, perché il grigio, QUEL grigio, IL MIO grigio, è ancora tutto qui, tutti i giorni, e lascia spazio alla luce per troppe poche ore………

e  dunque  eccolo qui:

 

CLICK!

e poi click!…..

click, su un interruttore che un dito improvvisamente spegne e crea il buio….

anzi no, non crea buio, crea grigio…..

pensavo di averlo superato quel grigio, di averlo a volte sbiancato, a volte scurito, e invece no, mi sono bastati pochi giorni ripiegata su di me, senza l’uomo dalle parole strane…… 

brutta sorpresa davvero, però almeno ne ho preso atto e adesso che lo so non posso certo nascondermelo….

è ancora tutto grigio…..

ed è come non ci fosse motivo di colorarlo diversamente…..

è un malessere che arriva in punta di piedi, senza far rumore, subdolo come i traditori, che serpeggiano nei tuoi dintorni e all’improvviso sferrano un attacco che peggiore non l’avresti mai immaginato, e ti sorprendono……

eh si, ti sorprendono perché le sorprese non sono solo belle, le sorprese sono a volte amare….. e dolorose…..

però oggi, grazie all’uomo dalle parole strane, me ne accorgo del suo strisciare inesorabile verso di me, anche se quando me ne rendo conto è sempre tardi, non riesco a ricacciarlo subito indietro e a schiacciarlo come meriterebbe una serpe velenosa….

si impadronisce di me….

mi scaraventa in un profondo stato di impotenza cui segue l’inerzia e devo sforzarmi, devo combattere non poco per riuscire a risalire quel tunnel nebbioso e tornare a galla…..

eccerto, la cosa più semplice sarebbe tornare ad ascoltare le parole strane, ma mi sto prendendo questo tempo  per capire dove sta la falla, cosa devo aggiustare prima di andare avanti, per andare oltre….

oltre il grigio…..

e quindi persevero in questa sosta da quell’uomo…..

anche se so già che quanto prima ricomincerò ad ascoltarle quelle parole strane…..

mi manca….

mi manca aprire il balcone e vedere quella montagna, accarezzarne con lo sguardo le curve, penetrarle al punto da immaginare di sentire sotto la mia mano la sua superficie di velluto…..

immaginare di percorrere quel sentiero…..

mi soffoca quello che vedo qui, da questo balcone quasi inesistente…..

mi mancano le mie piante eppure sono ad un passo da me…..

mi manca il sole quando risveglia le montagne e ne esalta i contorni…..

mi mancano i canti degli uccelli che svolazzano liberi tra gli alberi….

mi manca la luce…..

qui è sempre buio…..

mi mancano le voci e i gesti gelosamente custoditi dalle pareti di casa…..

mi mancano i bambini che ci sono passati, i ragazzi che ci sono cresciuti, gli adulti che ci hanno riso e che anche se non più presenti continuano ad essere sempre lì …..

io che ci ho pianto…..

io che ci ho amato…..

mi manca l’aria di casa, la familiarità degli odori, dei suoni, dei colori….

mi manca …..

qui è tutto estraneo per quanto conosciuto e amato da sempre…..

perché qui c’è comunque amore ma non è il mio…..

è come essere estranea in un mondo che comunque mi appartiene da sempre…..

ma non mi ci riconosco…..

mi manca……..

ma soprattutto    mi manchi tu…….

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